La moda sostenibile

La moda sostenibile

 

L’industria del Fashion è solo seconda all’industria del petrolio nella classifica mondiale dei settori industriali più inquinanti sul globo. Fino a 8.000 prodotti chimici diversi sono utilizzati nel settore dell’abbigliamento per tingere e ultimare i processi richiedendo in media circa 2.700 litri di acqua per produrre una semplice t-shirt di cotone.

Una delle sfide più grandi che l’industria della moda sta affrontando oggi è poter creare capi di abbigliamento che rispondono alle esigenze dei consumatori, ma allo stesso tempo rispettando il nostro pianeta. Quindi, che cosa si intende per manifattura sostenibile? Secondo l’ agenzia statunitense per la tutela dell’ambiente (US Environmental Protection Agency), si tratta della “realizzazione di prodotti manifatturieri con processi non inquinanti preservando l’energia e/o le risorse naturali e rendendo i prodotti validi sotto il profilo economico e sicuri per lavoratori, consumatori e per la comunità più in generale.”

Per molti produttori, non è così semplice essere “green”. Il Fast fashion ha dato vita a un gruppo i consumatori che vogliono vestire in modo semplice, a prezzi economici ma trendy. Se da un lato il Fast Fashion ha contribuito a creare nuove tendenze, dall’altro ha fatto in modo che la realizzazione e la fabbricazione dei capi di abbigliamento non sia più così “eco-friendly”.

Riciclare i capi può essere un primo step, ma ci sono molte altre soluzioni possibili per promuovere una manifattura sostenibile. Per avere risultati concreti, i brand devono introdurre in azienda una nuova cultura, investire nelle tecnologie all’avanguardia al fine di costruire a un’infrastruttura adeguata e sostenibile. In più, è necessario un totale cambiamento in tutta la filiera per trovare il giusto bilanciamento per contenere i costi e risparmiare sui materiali.

Abbiamo già parlato in passato di come il 3D possa far ridurre lo spreco di tempo e risorse, ma può anche essere una soluzione sostenibile. Negli Stati Uniti, ad esempio, una persona scarta ogni anno in media 31,5 kg di vestiti .

All’edizione 2016 del PI Apparel, i rappresentanti del retailer americanoTarget, presenti all’evento, hanno parlato di sostenibilità e dell’importanza di incoraggiare l’uso del 3D in azienda per portare un cambiamento reale, velocizzare i processi ed essere più sostenibili. Oltre all’abbandono dei vecchi indumenti da parte dei consumatori, i brand spendono in media ogni anno 6-8 bilioni di dollari per la creazione di prototipi fisici  e di sovrasviluppo della collezione per non citare i costi di capi difettati. La trasformazione digitale permette di risparmiare fino al 75% dei prototipi fisici e di renderli disponibili sotto forma di immagini 3D.

I designer possono ottenere così i campioni digitali in breve tempo e apporre facilmente tutte le modifiche necessarie – anche all’ultimo minuto – senza dover sprecare il tessuto. Con la tecnologia 3D usata per creare i prototipi digitali, è possibile ridurre le quantità di materiale e di acqua necessarie, ma allo stesso tempo si possono vedere i capi di abbigliamento in anticipo e prendere decisioni più accurate.

Le altre tendenze che stanno avendo successo nel campo della manifattura sostenibile sono:

  • La stampa 3D: I materiali riciclati o biodegradabili possono essere impiegati nella stampa 3D. Questo processo prevede una ridotta emissione di anidride carbonica e non contempla scarti di produzione permettendo di estedere il ciclo di vita dei prodotti pre-esistenti.
  • AirDye: si tratta di una tecnologia di colorazione dei tessuti all’avanguardia basata sullo sfruttamento dell’aria. Questa soluzione consente di colorare o stampare su entrambi i lati del tessuto senza l’uso di acqua o altri trattamenti chimici.
  • Tessuti sostenibili: tra i consumatori si sta diffondendo l’attenzione per la provenienza dei tessuti e l’uso sempre più consolidato di materiali riciclati o a impatto ridotto. Tra i materiali più noti ci sono il cotone organico, la canapa, il bamboo, le fibre sintetiche o riciclate.

La sostenibilità non è qualcosa che si più ottenere dall’oggi al domani. E’ importante essere aggiornati sulle iniziative in corso e su quelle future. Sempre nuovi materiali, strumenti e tecnologie e organizzazioni si verranno a creare in favore della sostenibilità, ma quello che conta di più è dare inizio a questo cambiamento. Soltanto con una nuova cultura e con l’inventimento in pratiche aziendali alternative oggi, sarà possibile fare la differenza con i competitor del mercato e instaurare strategie di business più solide.

Ofer Asif

Ofer Asif

VP Corporate Development & APAC at Optitex
Ofer has over 15 years of international sales, marketing & business management experience in the Hi-Tech arena. Bilingual in English and Spanish, he has traveled the world to establish and improve local and global business formations. Ofer has a BA and an MBA in Economics and Business Administration.
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