Come accorciare le distanze tra il fashion e il mondo accademico

Come accorciare le distanze tra il fashion e il mondo accademico

Uno delle principali motivi per cui si decide di intraprendere la carriera accademica è acquisire le competenze necessarie per trovare un buon lavoro dopo l’università. Lo scorso mese, circa 40 accademie e alcune aziende leader del mercato si sono incontrate in un evento esclusivo dedicato al 3D, all’abbigliamento e alla tecnologia. Obiettivo principale della giornata era di aprire un dialogo tra il mondo accademico e le aziende leader di settore sui programmi di insegnamento nelle scuole al fine di rispondere alle reali esigenze del mercato.

La tavola rotonda, organizzata da Optitex, si è tenuta a Baltimore, sede della nota azienda americana Under Armour dove si sono svolte anche sessioni di training 2D e 3D, presentazioni delle aziende Target e della stessa Under Armour e molti altre.

Scopri, qui di seguito, i punti più salienti dell’evento:

I brand stanno adottando tecnologie sempre più avanzate all’interno dei loro processi aziendali, quindi sono alla ricerca di figure professionali con le competenze e le conoscenze giuste per unirsi ai team aziendali. Uno dei principali temi affrontati durante la giornata è stato come le scuole possano contemplare l’insegnamento delle tecnologie 2D e 3D nei loro percorsi di studio affinchè gli studenti possano imparare le tecnologie che in parallelo l’industria della moda sta progressivamente adottando.

Durante l’evento, i partecipanti hanno seguito dei corsi di formazione 2D e 3D sulle stesse tecnologie software in uso presso le aziende come Under Armour e Target.

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Professori e studenti durante un training 2D e 3D.

Molti di loro conoscevano già le tecnologie in uso, ma hanno avuto l’occasione di vedere nuove funzioni e strumenti da implementare per i loro progetti. L’accademia,  a differenza delle aziende, offre agli studenti il tempo per approfondire la ricerca. Quindi, il confronto tra le due realtà è servito da un lato per far luce su un percorso di studio idoneo al settore e portare avanti i progetti di ricerca in corso e dall’altro per apprendere le competenze tecnologiche e trovare un buon impiego.

Dopo le sessioni di formazione e il pranzo, il gruppo di studenti ha potuto visitare Lighthouse, l’hub di innovazione di Under Armour, 35.000 mq a disposizione per nuovi progetti e processi tecnologici. All’interno, il brand sta studiando nuove macchine di taglio, fasi di  testaggio avanzate e sviluppo del prototipo. A seguire, gli studenti hanno assistito alle presentazioni di Under Armour, Target e W.L. Gore.

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Tour all’interno di Lighthouse di Under Armour, uno spazio interamente dedicato all’innovazione tecnologica di prodotti e processi.

In apertura della presentazione, Under Armour ha condiviso le prime esperienze e le motivazioni di adozione del 3D in azienda sottolineando la necessità di far fronte a tempi molto stretti per la presentazione commerciale della collezione femminile autunno/inverno 2015.

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Under Armour mostra come in azienda vengono usate le tecnologie 2D e 3D per la costruzione dei prototipi, il fitting e per velocizzare il processo decisionale.

I rappresentanti dell’azienda Target hanno poi parlato dei vantaggi del 3D e spiegato l’uso di questa tecnologia in fase di progettazione del modello, presentazione del prodotto e confezionamento. I più importanti risultati per la società si possono riassumere nella riduzione dei campioni fisici del 65%, un’azienda più sostenibile e un miglior processo decisionale finalizzato a garantire un prodotto più curato in anticipo di circa 10 giorni rispetto a prima. Inoltre, hanno parlato di come sia indispensabile allineare le competenze e le necessità tra retail, industria e accademia per dar vita a strumenti giusti, giovani talenti e i prodotti migliori sul mercato.

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Target ha posto l’attenzione sull’importanza di accorciare le distanze tra mondo accademico e industria. Il 3D ha il potenziale giusto per trasformare il settore del fashion ma solo se l’istruzione è in grado di procedere nella stessa direzione insegnando la tecnologia e le competenze necessarie ai giovani studenti.

In chiusura, la presentazione di W.L. Gore, azienda specializzata nella scienza dei materiali meglio conosciuta con il nome di Gore-tex per la finitura di giubbotti e impermabili. Il workflow aziendale dipende in gran parte dall’uso dei CAD per risparmiare tempo e comunicare in modo più efficiente con i partner esterni. In più, la progettazione digitale permette loro di essere più vicini all’obiettivo finale sul primo prototipo e guadagnare tempo da dedicare ad altri progetti o idee.

Ma l’insegnamento più grande della giornata è stato sicuramente quello di vedere come la tecnologia software 3D possa portare il settore ad essere più sostenibile ed efficace e garantire agli studenti ampi vantaggi dall’apprendimento di queste tecnologie già in uso nelle aziende.

Per l’accademia e per l’industria dell’abbigliamento non si tratta soltanto di preparare gli studenti ma di collaborare e sviluppare insieme le best practises per colmare definitivamente il divario tra i due mondi. Tutto questo sarà possibile solo aprendo un dibattito costante sulle innovazioni future, sulla creatività e dando vita a nuove idee vantaggiose per il settore che coivolgano gli studenti e le scuole.

Mark Faber

Mark Faber

VP Global Customer Success at Optitex
Mark is a highly versatile business and software executive with over 15 years of international experience in driving operational efficiency and business growth in both software and apparel/textile industries. Mark holds a BA and MSc from the London School of Economics & Political Science.