COME INTEGRARE LA FILIERA PRODUTTIVA DEL FASHION
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In un recente articolo su Apparel Magazine, Jon Slangerup, Presidente e CEO di American Global Logistics, afferma che la supply chain dell’industria della moda è molto articolata: “Poche sono così complesse come quella dell’industria della moda”. Infatti, moltissimi elementi devono essere gestiti simultaneamente in tempi estremamente ristretti, ad esempio i cicli di vita dei prodotti sono molto brevi, la rete di fornitori estesa, la concorrenza agguerrita, i consumatori esigenti e molto altro ancora.
Questi fattori evidenziano l’importanza di una catena di fornitura ben gestita.
Nel 2017, l’industria della moda globale valeva 2.500 miliardi di dollari, mentre i margini di profitto sempre più esigui. Secondo uno studio di McKinsey, i margini potrebbero ridursi ulteriormente nel 2019. La natura stessa del prodotto moda, per definizione di breve durata, presuppone alti livelli di rotazione, che rappresentano una grande sfida logistica. Una supply chain ben organizzata è essenziale per soddisfare la domanda di mercato.
Le tendenze della moda non rappresentano l’unico fattore di rapido cambiamento, poichè anche i consumatori modificano spesso le loro abitudini e formulano richieste precise e consapevoli. La crescita dell’e-commerce necessita di una struttura agile e snella. I retailer sono costretti ad adeguarsi. Uno studio di Forbes afferma che, nel 2018, il 51% dei marchi di e-commerce offriva il servizio di consegna in un solo giorno.
In tale contesto, la supply chain deve essere molto efficiente. Per conciliare costi e velocità, una logistica centralizzata e strumenti di informatizzazione possono aiutare a ottimizzare i processi operativi e ad individuare le possibili opportunità di ottimizzazione. Le aziende smart devono essere innovative per raggiungere maggiori risultati.
La rete di approvvigionamento della moda è solitamente molto estesa. Le aziende devono controllare i loro fornitori per aumentare l’efficienza e la flessibilità. La necessità di movimentare le merci rapidamente, la crescente domanda di prodotti sostenibili e personalizzati e le pressioni tariffarie diventano una priorità e rendono sempre più importante la prossimità degli impianti di produzione.
Ogni minuto conta, quando si tratta di mettere in commercio dei prodotti fashion, infatti, uno studio di Goldman Sachs ha evidenziato una correlazione diretta tra il time-to-market e le vendite. 4 1/2 mesi sono generalmente necessari per passare dalla fase di progettazione a quella di acquisto. Per ridurre il time-to-market e permettere di prendere decisioni più rapidamente, lo sviluppo del prodotto deve essere integrato alla logistica.
Secondo uno studio di Gartner, Target ha registrato un aumento del 5,3% del fatturato grazie al servizio “click-and-collect”. L’organizzazione di questi nuovi servizi richiede l’implementazione di nuovi strumenti tecnologici specializzati; un obiettivo non semplice da raggiungere, ma che si è rivelato vincente. Unendo la gestione centralizzata e gli strumenti innovativi, le aziende di settore possono accelerare la loro conversione digitale conquistando e mantenendo la loro fetta di mercato.
Cosa dicono gli esperti
La catena di approvvigionamento deve essere informatizzata. L’adozione del 3D e il campionario virtuale sono semplici da utilizzare e i vantaggi economici sono notevoli in quanto permettono di ridurre i tempi di creazione passando da mesi a settimane o addirittura anche a giorni. “La rapidità di esecuzione è fondamentale per essere competitivi nell’economia digitale di oggi”, afferma Marc Compagnon, direttore esecutivo e presidente del gruppo, Li & Fung.
Il sistema moda, fornitori inclusi, deve essere in grado di comprendere i suoi clienti sfruttando i dati commerciali a suo vantaggio. La collaborazione con aziende tecnologiche e altri fornitori di servizi è di vitale importanza. “Aspettatevi di vedere più innovazione nei negozi in due dimensioni: l’aumento dei prodotti economici e di rapido acquisto ed il retail “esperienziale”. I più bravi saranno riusciti a ridurre al contempo i costi e a migliorare le loro attività”, afferma Siobhán Géhin, managing director di Kurt Salmon, parte di Accenture Strategy.
“Più che mai, è necessario essere agili e adattarsi ai cambiamenti con rapidità”, ha detto il Presidente e CEO del Council of Fashion Designers of America, Steven Kolb.
Nella newsletter del 16 ottobre, Jenny Holloway, CEO di Fashion Capital, commenta: “Dopo un’attenta valutazione dei sistemi CAD/CAM 3D non si sono trovate alternative a Optitex! E’ il software più avanzato e facile da usare sul mercato. Permette di creare gli avatar secondo le basi del modello. E’ possibile disegnare i modelli, definire il montaggio dei pezzi e i prototipi virtuali vengono automaticamente generati. Per non parlare della possibilità di “puntare degli spilli” virtuali sui modelli da fare! Così facendo, si può contare su un notevole risparmio di tempo di prototipia e montaggio. Questa è una mini rivoluzione e siamo orgogliosi di offrire corsi di Optitex.”
L’industria della moda ha esigenze di velocità e duttilità. Oliver Lange, responsabile di H&M LAB Germania, ha dichiarato che: “Ci sono quattro cambiamenti principali nel settore: i due cambiamenti più importanti sono l’informatizzazione e la sostenibilità, il terzo è l’instabilità finanziaria e politica e l’ultimo è la trasformazione del consumatore”.
Karin Tracy, responsabile Retail, Fashion, Beauty e Luxury per Facebook, la pensa allo stesso modo: “La velocità è tutto in questo momento. Chi è il più veloce avrà un vantaggio competitivo superiore; punto fermo, anche per i marchi di lusso. Devono essere in grado di offrire dei prodotti perfetti, ma al contempo pensare a muoversi più velocemente e utilizzare dei sistemi a supporto.”
Gli stessi mutamenti sono visibili anche nel campo dell’abbigliamento sportivo, in quanto anche gli atleti non solo più disposti a spostarsi fisicamente e le loro esigenze evolvono velocemente. Quando Kasper Rørsted, CEO di Adidas, ha preso la guida dell’azienda, si è concentrato su “tre scelte strategiche”: Innovazione open source, città e velocità.
Innovazione e rapidità non vogliono dire muoversi più velocemente. Edwin Keh, CEO dell’Istituto Textile e Apparel di Hong Kong lo ha perfettamente descritto quando ha affermato che: “Mentre lo “speed to market” continuerà ad essere indispensabile, sono l’intelligenza, l’intuizione, la tempestiva e la capacità di sperimentare che fanno della velocità un vantaggio competitivo”.
Anche per Macron, leader europeo nell’abbigliamento sportivo e teamwear, la velocità è tutto. Amedeo Iossa, Production Development Manager di Macron, afferma:”Il CAD Optitex è intuitivo e veloce. I nostri operatori hanno anche riscontrato molte nuove funzionalità e caratteristiche con il nuovo software. L’utilizzo è semplice e i passaggi sono più rapidi. La fase di progettazione è più efficiente”.
Forse è il momento per te e la tua azienda di porsi queste domande (e rispondere!):
1. Come posso abbassare i costi?
2. I strumenti di gestione sono obsoleti?
3. Ho controllato e analizzato le performance dei fornitori?
4. La supply chain è in grado di rispondere alle richieste del mercato?
5. Riesco a gestire i nuovi modelli di business?